Archeologia, trovato in Spagna ‘il volto del primo europeo’

MADRID – Sarebbe “il volto del primo europeo” quello trovato ad Atapuerca (Burgos), uno dei giacimenti archeologici più importanti d’Europa: ne sono convinti i responsabili delle ricerche in questo luogo, dove da alcune settimane è iniziata la campagna di scavi 2022. Ciò che è stato scoperto, hanno spiegato in una conferenza stampa ripresa da vari media, è un fossile umano risalente a un’era compresa tra 1,2 e 1,4 milioni di anni fa, ovvero a un periodo precedente a quello dei primi resti umani ritrovati in loco (e considerate sinora le prime tracce di presenza dell’essere umano in Europa).

In altre parole, una scoperta che potrebbe “obbligare a riscrivere i libri dell’evoluzione umana”, secondo il paleoantropologo Juan Luis Arsuaga, uno dei tre direttori degli scavi di Atapuerca.

Il ritrovamento è stato effettuato nel livello 7 del giacimento della ‘Sima del Elefante’, sinora parzialmente inesplorato. I precedenti resti più antichi ritrovati ad Atapuerca erano stati individuati nel livello 9. Secondo quanto scrive El País, l’autore della scoperta presentata oggi è uno studente di dottorato, Édgar Téllez.

La specie umana a cui potrebbe appartenere il fossile ritrovato adesso non è stata ancora determinata: proprio questa è una delle sfide che ora si apprestano ad affrontare gli archeologi di Atapuerca. Il Museo dell’Evoluzione Umana, dove sono custodite le scoperte del sito, ha definito il ritrovamento reso noto oggi come “il più importante della storia” di questo giacimento. Secondo Arsuaga, il ritrovamento di ossa facciali rappresenta “un miracolo scientifico”, perché di solito ciò che si ritrovano sono parti del cranio e non del volto degli antichi ominidi.

(ANSA)